Lassociazione ambientalista Fare ambiente si schiera apertamente contro il modus operandi utilizzato nel processo costitutivo del Gruppo di Azione Costiera (GAC) Costa del Cilento, ente che andrà ad implementare un Piano di Sviluppo locale nellarea costiera del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, dellArea Marina protetta Punta Licosa e dellArea Marina protetta Costa degli Infreschi. Secondo il Responsabile di Salerno dellassociazione Dott. Giuseppe Colopi lintero processo di partenariato non ha permesso il coinvolgimento di tutti gli stakeholders privati che devono essere coinvolti nella stesura di un Piano di Sviluppo Locale. Fare Ambiente, infatti, è riuscita ad aderire solo in extremis senza però riuscire a condividere idee e prospettive di sviluppo territoriale. Tale criterio, non certo conforme alle direttive comunitarie di pianificazione territoriale, è stato poi riproposto nellaccordo di partenariato attraverso la delega al Comune Capofila di Castellabate di ogni potere di gestione e deliberante escludendo il coinvolgimento gestionale delle associazioni di categoria del settore pesca e delle associazioni rappresentative di interessi collettivi in contraddizione con quanto disciplinato dal bando per lattuazione della Misura 4.1. del programma FEP. In tal senso Fare ambiente ha iniziato un procedimento civile per la difesa degli interessi che rappresenta e si sta adoperando presso i competenti uffici regionali per sollevare il caso.